La principale riguarda l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale, a tutela tanto dei proprietari quanto degli ospiti.
Durante gli ultimi mesi dello scorso anno, il legislatore ha introdotto importanti novità in materia di affitti brevi (quelli che arrivano massimo a 30 giorni). La principale innovazione riguarda l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), una misura pensata per regolamentare il settore e garantire maggiore trasparenza e sicurezza.
Obbligo del CIN: cosa c’è da sapere
A partire dal 1° settembre 2024, e fino al primo gennaio 2025, i proprietari hanno avuto l’obbligo di ottenere il CIN per tutte le unità immobiliari destinate a locazioni brevi.
Il CIN deve essere esposto sia negli annunci online che nelle strutture fisiche ed è obbligatorio per: unità immobiliari in locazione per finalità turistiche; strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere; affitti brevi, ossia quelli con durata inferiore a 30 giorni.
Requisiti di sicurezza per le locazioni brevi
Dal 2 novembre 2024, sono scattati ulteriori obblighi legati alla sicurezza, tra cui: rilevatori di gas e monossido di carbonio, con segnalazione d’allarme per avvertire gli occupanti in caso di pericolo; estintori, da posizionare strategicamente ogni 200 metri quadrati o per piano, con controlli periodici obbligatori.
Sono esentati da tali obblighi gli immobili senza impianti a gas o dove non vi siano rischi di rilasci incontrollati.
Caratteristiche degli affitti brevi
Gli affitti brevi si distinguono, come detto, per la loro durata massima di 30 giorni, senza configurare attività imprenditoriali. Possono includere servizi aggiuntivi come: fornitura di biancheria; pulizia dei locali; servizi accessori come Wi-Fi o utenze.
Questi contratti non richiedono registrazione fiscale, salvo che la durata complessiva superi i 30 giorni nell’anno solare.
Come funziona il settore degli affitti brevi
La gestione degli affitti brevi può rappresentare una grande opportunità per i proprietari di immobili, specie nelle zone ad alta attrattiva turistica. Grazie a piattaforme online come Airbnb, Booking e TripAdvisor, è possibile pubblicare annunci e gestire le prenotazioni con facilità.
Tuttavia, è fondamentale rispettare le normative locali. Alcune città, infatti, limitano il numero di giorni in cui una proprietà può essere affittata, per proteggere il mercato immobiliare a lungo termine.
Un futuro più regolamentato
Con l’introduzione del CIN e i nuovi requisiti di sicurezza, il settore degli affitti brevi punta a una maggiore legalità e trasparenza, favorendo la tutela sia dei proprietari che degli ospiti.