Un anno da record: superata la soglia di +1,5°C.
Il 2024 segna un’importante svolta climatica, con previsioni che indicano il superamento della soglia globale di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Secondo il programma di monitoraggio Copernicus dell’Unione Europea, la temperatura media globale da gennaio a ottobre è stata 0,71°C sopra la media del 1991-2020, il valore più alto mai registrato in questo periodo. Questo dato supera di 0,16°C la stessa fase dell’anno precedente e le proiezioni indicano che l’anomalia media globale resterà sopra 1,55°C per il resto dell’anno, rendendo il 2024 l’anno più caldo dell’era moderna.
Le rinnovabili: un’arma contro il riscaldamento globale
Di fronte a questi dati preoccupanti, cresce l’interesse verso le energie rinnovabili come strumento chiave per combattere il cambiamento climatico. L’energia solare e l’eolico rappresentano soluzioni fondamentali per ridurre le emissioni di gas serra e frenare il processo di riscaldamento globale. L’adozione di energie rinnovabili è quindi un passo indispensabile per la salvaguardia del nostro pianeta.
Eventi climatici estremi: le conseguenze del riscaldamento globale
L’anomalia climatica di quest’anno ha scatenato una serie di eventi atmosferici estremi in diverse regioni del mondo. La Penisola Iberica e l’Italia settentrionale hanno registrato precipitazioni molto superiori alla media, mentre altre aree, come l’Europa orientale e alcune parti degli Stati Uniti, hanno sofferto gravi condizioni di siccità, con conseguenze negative sulle risorse idriche e sull’agricoltura.
Il riscaldamento globale ha aumentato la frequenza e l’intensità di fenomeni distruttivi come inondazioni e ondate di calore, compromettendo la sicurezza delle popolazioni e la stabilità ambientale. Inoltre, l’aumento delle temperature ha accelerato lo scioglimento dei ghiacci, con il ghiaccio artico che si è ridotto del 19% rispetto alla media di ottobre, segnando la quarta estensione mensile più bassa mai registrata.
Impatti sui mercati energetici
Le condizioni climatiche eccezionalmente miti del 2024 hanno avuto effetti anche sui mercati energetici, in particolare sui prezzi del gas. La diminuzione della domanda di riscaldamento domestico, dovuta alle temperature insolitamente alte, ha provocato un calo dei prezzi del gas del 35% rispetto ai picchi dei mesi precedenti. Le riserve di gas in Europa sono attualmente sopra la media stagionale, con l’Italia che ha raggiunto il 98,5% della capacità di stoccaggio.
Questa elevata disponibilità di scorte, insieme a una domanda ridotta, ha contribuito a una significativa riduzione dei prezzi, ma ha anche messo in evidenza una notevole instabilità del mercato energetico. Gli accordi tra aziende europee e fornitori esterni mirano a garantire la continuità delle forniture, ma le incertezze legate ai fattori geopolitici e climatici complicano la previsione di una stabilità duratura.
La necessità di una risposta globale coordinata
Il 2024 sottolinea l’urgenza di adottare misure concrete per contrastare il cambiamento climatico e limitare l’aumento delle temperature globali. La persistenza di temperature elevate e l’intensificarsi degli eventi estremi richiedono una risposta coordinata a livello internazionale. Le proiezioni per il futuro indicano che la soglia di +1,5°C potrebbe essere superata sempre più frequentemente, rendendo necessari interventi ambiziosi e strategie di adattamento per mitigare gli impatti sugli ecosistemi e sulle società.