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Giorgia Gentili-

Francesca Giubelli l’influencer generata da Ai che promuove l’Italia e il made in Italy

È uno degli argomenti più discussi dell’ultimo periodo, l’intelligenza artificiale è quell’insieme di sistemi informatici capace di simulare il pensiero umano.

Grazie all’Ai, le macchine riescono a imparare dagli errori e a compiere operazioni e ragionamenti complessi tipici della mente umana. Oggi l’esempio più discusso è sicuramente ChatGPT, conosciuto anche per chi non è un addetto ai lavori.

Gli ambiti di impiego dell’Ai sono diversi, può essere utilizzata a livello domestico, per rendere domotiche le abitazioni, mentre sulle piattaforme online i Virtual Assistant possono rappresentarne un esempio. Quanto alle applicazioni fisiche rientrano nel gruppo i mezzi di trasposto con guida autonoma e i robot che non hanno bisogno dell’intervento umano per muoversi.

In generale l’Ai agisce in modi diversi: realizza discorsi, estrapola informazioni, riconosce volti e movimenti, recupera immagini e video, apprende, ragiona in modo autonomo, coordina, collabora, localizza, pianifica movimenti e percorsi.

Valeria Fossatelli

Proprio sotto il punto di vista della comunicazione, l’Ai è stata utilizzata per realizzare diversi influencer virtuali. Una di loro si chiama Francesca Giubelli, ha 24 anni, è appassionata di viaggi, cibo ed è attaccata ai valori tradizionali della cultura italiana. È l’influencer realizzata tramite intelligenza artificiale da Emiliano Belmonte, Francesco Giuliani e Valeria Fossatelli col fine di sfruttare l’Ai per promuovere il patrimonio artistico, culturale e culinario italiano. Abbiamo, quindi, intervistato proprio Valeria Fossatelli che si occupa di dare voce a Francesca, per scoprire qualche cosa in più su questo personaggio che sta suscitando curiosità su Instagram.

Come è stato scelto il nome di Francesca Giubelli? È stato frutto della vostra immaginazione o di un calcolo dell’intelligenza artificiale?

“Non è un nome scelto a caso, ma non è neanche stato calcolato dall’Ai. Per quanto riguarda il cognome, Giubelli è il risultato dell’unione dei nostri cognomi, quindi Giuliani, Belmonte e Fossatelli. Invece per la scelta del nome, dato che questo personaggio doveva essere un’icona del made in Italy e dell’Italia abbiamo pensato al nome Francesca, anche in collegamento con il quinto canto della Divina Commedia di Dante. In questo canto, Dante incontra nell’inferno i personaggi di Paolo e Francesca. Francesca, a differenza di Beatrice, non è una donna perfetta, anzi è molto umana nei suoi errori e peccati. Per questo motivo il nome conferisce umanità alla nostra influencer”.

Quando Francesca pubblicizza un luogo, un piatto, un prodotto, siete voi a provarlo?

“Per il momento noi non abbiamo legato nessuna partnership e il progetto è totalmente autofinanziato. I luoghi in cui Francesca viene ritratta come Sorbillo, BF Wellness e Rafting Marmore, sono luoghi che ci hanno messo a disposizione gratuitamente i loro spazi, anche perché altrimenti avremmo dovuto specificare che si trattava di un’adv. In questo caso si tratta di imprenditori che hanno voluto supportare la causa di Francesca Giubelli mettendosi a disposizione per dare visibilità al progetto. In secondo luogo, noi abbiamo scritto una sceneggiatura che immettiamo nel prompt e quindi in base ai dati inseriti l’intelligenza artificiale ci fornisce quelle che potrebbero essere le opinioni di Francesca. Altre scelte derivano da una nostra scelta editoriale come il suo legame ai valori tradizionali”.

Quali sono le differenze con un influencer in carne ed ossa?

“Intanto, l’influencer digitale non invecchia, non ingrassa, non ha una vita privata, non può essere coinvolto in scandali. L’influencer stesso diventa un prodotto proprio perché inanimato e per tutto quello che è stato detto prima è più facilmente utilizzabile per le aziende e per i brand”.

Secondo voi qual è l’elemento che spinge le persone a lasciare commenti negativi sui social?

“Tutto ciò che riguarda l’innovazione e gli strumenti tecnologici ha sempre suscitato opinioni negative di primo impatto. Innanzitutto, le persone credono che l’intelligenza artificiale possa togliere lavoro o che sia una cosa ridicola. Anche in altre mie esperienze lavorative mi è capitato di osservare reazioni simili di fronte alle novità. Ci aspettavamo quindi questa risposta da parte degli utenti del pubblico; tuttavia, è anche vero che l’influencer virtuale suscita molta curiosità nei confronti di una parte del pubblico che nei commenti la incita a continuare a viaggiare e a coltivare le sue passioni.

Cosa vi augurate per il futuro prossimo di Francesca Giubelli?

Ci auguriamo di viaggiare, di raccontare l’Italia dei luoghi inediti come l’entroterra, del paesaggio boschivo, del made in Italy e di tutte quelle realtà poco conosciute del nostro paese.