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Ottavia Lavino-
13/10/2025

Il Lazio del vino che verrà

A Velletri la ricerca incontra il territorio: sostenibilità e innovazione per la viticoltura del futuro.

Un futuro fatto di innovazione e radici profonde ha trovato spazio a Velletri. Lo scorso venerdì 10 ottobre l’Azienda Dimostrativa Sperimentale Arsial ha ospitato “Il Lazio del vino che verrà – Ricerca, territorio, innovazione”, una giornata pensata per raccontare come la Regione stia trasformando la viticoltura, coniugando tradizione, sostenibilità e ricerca scientifica.

Promosso da Regione Lazio e Arsial, l’evento ha messo insieme esperti, enologi, istituzioni e produttori, offrendo un’occasione di confronto sulle grandi sfide della viticoltura moderna: dai cambiamenti climatici alle nuove tecnologie, dalla tutela dei vitigni autoctoni alla formazione dei futuri protagonisti del settore.

L’impegno di Arsial nel settore vitivinicolo è evidente: negli ultimi due anni sono stati avviati 19 progetti sperimentali, con oltre 50 varietà di vite in studio, tra autoctone e resistenti, e una fitta rete di collaborazioni con CREA, CNR, Università della Tuscia e Tor Vergata. Il lavoro di Arsial sta trasformando l’Azienda Sperimentale di Velletri in un punto di riferimento dove la ricerca scientifica prende forma concreta, offrendo alle imprese del territorio strumenti innovativi e applicabili nella pratica quotidiana.

La giornata si è aperta alle 17:00 con una Masterclass di degustazione  guidata da enologi e tecnici Arsial. In assaggio vini da vitigni autoctoni e varietà resistenti, simbolo dell’equilibrio tra identità territoriale e innovazione.

Dopo un’interessante visita guidata ai vigneti del CREA, condotta da Giovanni Pica, direttore di CREA Velletri, la serata è proseguita con il convegno, moderato dal giornalista Rocco Tolfa, che ha visto la partecipazione degli enologi Vincenzo Mercurio e Angelo Giovannini. Entrambi hanno offerto spunti di grande interesse su ricerca, territorio e futuro produttivo, contribuendo a delineare la prospettiva di una viticoltura laziale sempre più sostenibile e competitiva.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche Massimiliano Raffa, presidente di Arsial, e Giancarlo Righini, Assessore regionale all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare.

Da sin. Giovanni Pica. Giancarlo Righini, Riccardo Velasco e Massimiliano Raffa

Raffa ha sottolineato il ruolo strategico della ricerca applicata come strumento di crescita per le aziende vitivinicole del territorio, evidenziando come Arsial stia lavorando per rendere il Lazio un modello di innovazione agricola e sostenibilità.

L’assessore Giancarlo Righini

Righini, dal canto suo, ha ricordato l’impegno della Regione Lazio nel sostenere la filiera del vino attraverso investimenti mirati, formazione e tutela dei vitigni autoctoni, ribadendo che “il valore del nostro vino nasce dal legame profondo con il territorio e dalle persone che lo vivono ogni giorno”.

Alle 19:30, il Business Dinner ha chiuso la giornata tra i profumi e i sapori del Lazio: un viaggio tra prodotti tipici e vini dei consorzi regionali che ha trasformato il momento conviviale in un’occasione autentica di incontro, scambio e progettualità condivisa.

Una giornata che ha raccontato non solo la ricerca e l’innovazione, ma anche l’anima del Lazio del vino: un territorio che custodisce tradizioni antiche e le proietta con entusiasmo verso un futuro brillante, sostenibile e pieno di promesse.