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La Banca Popolare del Lazio inaugura dopo la ristrutturazione la nuova sede di Direzione Generale in via Martiri delle Fosse Ardeatine a Velletri

Grande partecipazione dei soci e dei dipendenti all’evento inaugurale. Una Banca di comunità che rinnova il patto con il suo territorio e la sua gente.

Da sin. Giancarlo Righini, Paolo Bologna, Massimo Lucidi, Chiara Ercoli e Edmondo Maria Capecelatro

Nella giornata del 1° luglio 2023 si è svolta l’inaugurazione della ristrutturata sede della Banca Popolare del Lazio con una massiccia affluenza di soci e dipendenti accompagnati dalle loro famiglie. Un evento festoso e piacevole che ha visto l’alternarsi di numerosi momenti di scambio e di incontro con soci e dipendenti.

Nella Sala Convegni della Banca affollata al limite della sua capienza, si sono svolti gli interventi istituzionali della governance della Banca e delle autorità civili e religiose.

Il Presidente della Banca Edmondo Maria Capecelatro ha introdotto i vari ospiti sottolineando la fondamentale differenza tra le banche popolari e le banche società per azioni, cioè la centralità del socio come fulcro dell’attività bancaria cooperativa.  I nostri soci sono una comunità di oltre seimila persone, con una presenza preponderante nella città di Velletri, e rappresentano i principali portatori di interesse della nostra attività, nonché grazie al positivo passa parola un efficiente strumento di sviluppo della nostra clientela.

Edmondo Maria Capecelatro

Nell’introdurre l’intervento del Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Velletri-Segni Monsignor Stefano Russo, il Presidente ha rammentato che le origini della cooperazione bancaria di credito, nonché della fondazione della Banca Popolare del Lazio si rifanno alla dottrina sociale della chiesa che con l’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII del 1891 pose con forza il problema della tutela dei ceti più deboli, immaginando grazie all’opera di Luigi Luzzatti una forma di banca cooperativa “una testa un voto” che contrastasse i preoccupanti fenomeni di usura nei confronti di contadini e piccoli artigiani. Il Vescovo ha sottolineato come alla vigilia dei 120 anni di storia della Banca sia importante il richiamo alle origini cattoliche e solidali, rimarcato dal Presidente della Banca. Se la mission della Banca deve rimanere fedele alla volontà dei suoi fondatori, le sfide poste dalla globalizzazione e dalla tecnologia rendono necessario innovare nella tradizione, con un riferimento specifico ai temi della sostenibilità ambientale, testimoniati anche dall’opera di ristrutturazione di questa sede, improntata alla diminuzione del proprio impatto ambientale, grazie al ricorso alle energie rinnovabili, e alla cura del benessere dei dipendenti che godono di uno spazio di lavoro più comodo e confortevole.

A seguire c’è stato l’intervento della vice sindaca di Velletri Chiara Ercoli che ha sottolineato la propria personale emozione per avere l’onore di indossare la fascia tricolore e di rappresentare la comunità di Velletri per la prima volta, davanti a tante persone ed in un’occasione così importante. La Banca Popolare del Lazio è un orgoglio di Velletri ed è un promotore del suo sviluppo sociale e culturale, contribuendo a buona parte delle iniziative solidali e educative che si svolgono in città. Nonché e non va dimenticato, è un fattore importante di sviluppo economico diretto della comunità cittadina, essendo il principale contribuente del comune.

A seguire l’intervento del professore Cesare Mirabelli eminente giurista, magistrato ed ex Presidente della Corte costituzionale ed oggi Presidente di Blu Banca la Banca Spa controllata da Banca Popolare del Lazio.

Il professore ha rimarcato l’importanza di questa giornata come tappa fondamentale dello sviluppo dell’intero Gruppo Banca Popolare del Lazio che si riconnette al proprio DNA di banca di territorio e di prossimità con le due principali comunità di riferimento, quella di Velletri e quella di Terracina sede dell’ex Banca Popolare di Terracina incorporata nel 1994.

I saluti finali sono stati affidati al Presidente del Comitato Esecutivo di Banca Popolare del Lazio Massimo Lucidi che ha ricordato con commozione uno dei principali artefici del successo di questa azienda, il defunto Presidente Renato Mastrostefano che ci ha lasciato un’eredità fatta di valori e di solidità patrimoniale. La Banca negli ultimi anni per poter stare al passo con le sfide del mercato ha operato un importante rinnovo generazionale dei propri collaboratori, immettendo in azienda nuove ed importanti professionalità manageriali, provenienti da banche di primario livello che stanno apportando rilevanti contributi professionali per garantire lo sviluppo prospettico dell’impresa. Altra leva fondamentale di crescita è stata l’innovazione tecnologica che sta generando un valore importante e che ci vede in prima fila tra le banche medio piccole italiane nei processi di digitalizzazione.

Massimo Lucidi

È stato inoltre sottolineato un aspetto fondamentale delle banche di territorio che investono e lavorano nella comunità di riferimento. L’indotto economico generato dal pagamento degli stipendi a dipendenti residenti nel territorio, nonché dalle catene di fornitura della Banca che hanno sempre un’attenzione preponderante per l’imprenditoria locale, è un potente volano di sviluppo economico territoriale, spesso sottovalutato se ci si ferma alla sola valutazione del valore dell’utile netto.

Il Gruppo Banca Popolare del Lazio con queste leve strategiche ha posto le basi per uno sviluppo delle masse intermediate e della redditività, che risulta già evidente negli ultimi bilanci.

Dopo il taglio del nastro inaugurale e la benedizione dei locali, la mattinata è continuata con tanti momenti conviviali, tra i quali una mostra di immagini storiche della Banca, una visita guidata per i piani della sede, che è stata l’occasione per illustrare il funzionamento delle aree di business della banca (finanza, crediti, organizzazione, marketing ecc.) ed un’area dedicata ai giochi per i più piccoli.

L’evento si è concluso con un Soft Lunch.