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Redazione-
20/03/2023

“La Divina Commedia di Mario Titi”

Ospitate al Museo Robazza le tele dantesche del pittore frascatano

La Divina Commedia di Mario Titi

II 25 marzo, alle ore 17.00, presso il Museo Benedetto Robazza di Rocca Priora si terrà l’inaugurazione della mostra retrospettiva “La Divina Commedia di Mario Titi”.

La mostra è stata curata dal Museo Benedetto Robazza in collaborazione con il Centro Studi e Documentazioni Storiche di Frascati e il Sistema Museale Museumgrandtour dei Castelli Romani e Monti Prenestini e sarà allestita nella sala bozzetti.

Originario dei Castelli Romani, alla fine degli anni Settanta, Mario Titi realizza centoventi tele che hanno come soggetto la Divina Commedia di Dante Alighieri. II Museo Benedetto Robazza ne esporrà diciotto, sei per ciascuna cantica dell’intramontabile Opera, madre della lingua italiana.

Contestualmente sarà possibile ammirare la collezione permanente del Museo, ad opera del Maestro Robazza, tra cui il nastro di altorilievi di 90 m2 che racchiude tutti i trentaquattro canti dell’Inferno. L’installazione è costituita da diciotto pannelli in marmo-resina, e restituisce un forte realismo di volti e azioni dei personaggi danteschi.

In questo modo, la lettura della Commedia passerà attraverso la lente di dei due artisti, allo stesso tempo eterogenei e complementari.

A seguito dell’apertura della mostra è previsto un brindisi per accogliere il pubblico.

Per informazioni: museorobazza@culturacastelli.it

Mario Titi (Frascati 1921-1982) è stato un pittore italiano. In gioventù ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Roma, aderendo al movimento futurista. Fu caposcuola della tecnica della colata che inizia a sperimentare già dagli anni Quaranta. La sua prima mostra risale al 1947 e negli anni ha esposto anche in Europa, come a Parigi, Monaco e Madrid, fino ad arrivare oltreoceano a New York, in Canada, in Brasile e in Messico.

Benedetto Robazza (Roma 1934-2020) è stato uno scultore italiano. Fin dalla giovinezza ha dimostrato una naturale predisposizione verso il disegno e la scultura. La sua arte gli permise, inizialmente, di superare i difficili anni che seguirono la fine della guerra, quando poco più che bambino si trovò a ricoprire il ruolo di capofamiglia. In quel periodo capì che nella scultura avrebbe impiegato tutte le sue energie. Ha studiato gemmologia in Belgio, ha viaggiato molto e ha ritratto personaggi illustri, come il presidente Regan, Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II.