Inaugurata, con questo evento, la nuova iniziativa della Banca Popolare del Lazio BPLab Academy dedicata alla crescita della cultura finanziaria ed economica nelle proprie comunità di riferimento.
Il 17 novembre 2023si è tenuta, nella sala convegni Renato Mastrostefano presso la sede della Banca Popolare del Lazio a Velletri, il convegno “La sostenibilità nelle PMI sfide ed opportunità” organizzato dal Gruppo Banca Popolare del Lazio in partnership con Eftilia, società benefit con sede a Milano e 18 uffici presenti in 10 regioni, composta da un team di professionisti con competenze diversificate, la cui mission è promuovere percorsi di crescita delle PMI verso politiche eco-sostenibili integrate stabilmente nelle strategie aziendali. Il Convegno ha ricevuto il prestigioso logo di media partner del Sole24ore, il principale organo di informazione economica in Italia.
L’evento è stato aperto dal saluto istituzionale del Direttore Generale della Banca Popolare del Lazio Francesco Simone. Il Direttore Generale ha ringraziato i numerosi clienti che hanno accettato l’invito della Banca a partecipare a questo interessante convegno sulle tematiche ESG e sul loro impatto nella gestione delle PMI.
ESG è l’acronimo di, Environmental (ambiente), Social, e Governance, cioè le tre dimensioni fondamentali per verificare, misurare, controllare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una banca, per essere consumatori, risparmiatori ed investitori responsabili. L’idea di fondo dei fattori ESG non è una mera visione buonista della società ma una modalità di valutazione della redditività di lungo periodo di un’impresa. Con questo approccio, non di facciata ma concreto, il Gruppo Banca Popolare del Lazio ha programmato in sintonia con le direttive di vigilanza, un piano operativo sulle tematiche di sostenibilità che avrà ripercussioni su tutte le aree di gestione della banca come Crediti, gestione della supply chain, politiche commerciali, risk management e compliance.
La ristrutturazione della sede del Gruppo Banca Popolare del Lazio è un esempio concreto di impegno della Banca sul tema della sostenibilità, sia con riferimento alla diminuzione del proprio impatto ambientale, grazie al ricorso alle energie rinnovabili, sia con riferimento al benessere dei propri collaboratori che in seguito alla ristrutturazione hanno a disposizione spazi di lavoro più comodi e confortevoli.
A seguire è intervenuto Domenico Buonocunto, Marketing Manager e Responsabile della funzione di coordinamento aziendale sulle tematiche ESG, che ha illustrato la nuova iniziativa del Gruppo Banca Popolare del Lazio sulle tematiche di educazione finanziaria BPLab Academy che viene inaugurata proprio con l’evento odierno. La misurazione dell’alfabetizzazione finanziaria è calcolata da Banca d’Italia secondo una metodologia OCSE, che sulla base di un questionario ricava un indicatore complessivo a partire dai punteggi calcolati per tre sottodimensioni: le conoscenze, i comportamenti e le attitudini. Tramite questo indicatore è possibile effettuare anche dei confronti tra i paesi OCSE, che purtroppo vedono l’Italia come fanalino di coda tra i paesi europei per la conoscenza delle tematiche economico finanziarie.BPLab Academy è un’offerta strutturata di educazione finanziaria che Il Gruppo Banca Popolare del Lazio propone a persone e imprese, clienti e soci della Banca, per sostenere la crescita della cultura bancaria e finanziaria delle persone e delle imprese e quindi, per consentire loro di realizzare scelte economiche, di risparmio e di credito consapevoli.
È stato poi illustrato brevemente il piano operativo del Gruppo Banca Popolare del Lazio sulle tematiche ESG, che sulla base delle aspettative di vigilanza, delinea un percorso per l’Integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali che coinvolgerà tutte le aree di attività del nostro Gruppo Bancario. Particolare focus è stato posto sul tema della valutazione del merito creditizio, processo che verrà fortemente influenzato dalle tematiche di sostenibilità in quanto la banca dovrà valutare il Rischio di transizione, inteso quale impatto dei costi e degli investimenti che le imprese dovranno adottare per diventare più sostenibili rispetto ai criteri ESG. Rispetto a tale tematica il Gruppo si sta dotando di un sistema di rating che produrrà una valutazione oggettiva dell’impresa prenditrice rispetto a tutte tre le componenti ESG tenendo presenti fattori, come per esempio: l’efficienza energetica, i rischi di salute e sicurezza del lavoratore, i rischi di conflitti di interesse e di mancanza di indipendenza del management aziendale ecc.
A seguire l’intervento di Sergio Santangelo socio fondatore di Efitalia, Dottore Commercialista a Latina nonché esperto di tematiche di sostenibilità, che si è soffermato sugli effetti che le tematiche ESG avranno sugli adeguati assetti organizzativi delle imprese e sulla valutazione della continuità aziendale. Il nuovo testo dell’articolo 2086 del Codice civile richiede, a tal proposito, che l’imprenditore attui un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato e che tale assetto sia idoneo a rilevare tempestivamente eventuali anomalie di gestione, in modo da attuare gli strumenti che il legislatore ha previsto per superare la crisi di impresa al fine di non far venire meno la continuità aziendale. La relazione tra adeguati assetti organizzativi ed ESG è evidente se si considera che entrambi richiedono una visione a lungo termine, una gestione dei rischi, una trasparenza e una rendicontazione delle informazioni. Le tematiche di sostenibilità stanno facendo evolvere il nostro sistema economico dal concetto di shareholder capitalism nel quale la responsabilità delle imprese è unicamente quella di massimizzare i profitti, allo stakeholder capitalism dove il profitto non è più l’unico valore per l’impresa ma viene posto l’accento sulla creazione di valore di tutti i portatori di interesse dipendenti, clienti e comunità locali o nazionali. L’intervento di Paolo Sardo esponente di Eftiliasi è soffermato sul contesto normativo istituzionale ed in particolar modo sulla descrizione dei 17 obiettivi delle nazioni unite previsti dall’ Agenda 2030. Sicuramente nel continente europeo la sensibilità alle tematiche di sostenibilità è più alta rispetto al resto del pianeta e quindi stiamo sperimentando delle best practice che ci auguriamo poi di esportare negli altri continenti. Particolarmente di impatto è stata la visione della tabella degli elementi periodici che mostra come alcuni materiali, stante il tasso di estrazione attuale, potrebbero esaurirsi nel giro di pochi anni. Con una frase ad effetto l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha sintetizzato la situazione attuale: siamo la prima generazione a sentire gli effetti del cambiamento climatico e l’ultima generazione che possa fare qualcosa in merito.
L’intervento di Andrea Meucci esponente di Eftilia ha individuato un interessante chiave di lettura che vede le tematiche di sostenibilità come cura della propria azienda, degli stakeholder e della società che ci circonda. In questo percorso, una delle esigenze fondamentali è misurare i parametri di sostenibilità in maniera adeguata secondo standard internazionalmente riconosciuti per evitare i fenomeni di green washing e social washing. La SA8000 è uno standard di misurazione del comportamento sociale delle imprese sviluppato dal Social Accountability International (SAI). Questa metodologia internazionale elenca e misura i requisiti per un comportamento eticamente corretto delle imprese e della filiera di produzione verso i lavoratori. È la prima norma volontaria sulla responsabilità sociale riconosciuta a livello mondiale come standard certificabile.
L’intervento di Guido Massimiano analista finanziario senior del Gruppo iFintech si è soffermato sull’importanza della redazione del Business Plan alla luce del nuovo contesto normativo sugli adeguati assetti. Il Business plan ha infatti il ruolo di valutazione prospettica dell’azienda e quindi è uno strumento di prevenzione e di allerta per valutare le prospettive di continuità aziendale. Dal 30 giugno dello scorso anno sono entrate in vigore le linee guida Guidelines on Loan Origination and Monitoring (LOM) emanate da EBA (European Banking Authority) vincolanti per tutti gli operatori bancari europei che hanno previsto che la valutazione del merito creditizio di un’impresa debba avvenire in maniera prospettica e non solo storica, sulla base della valutazione del modello di business.
Il convegno si è chiuso con il saluto di Massimo Lucidi Presidente del Comitato Esecutivo del Gruppo Banca Popolare del Lazio che ha riportato l’accento sulla motivazione di fondo che deve spingere tutti gli operatori economici, banche, imprese, professionisti e consumatori alla sensibilità verso le tematiche di sostenibilità aziendale, cioè il benessere dei nostri figli e delle future generazioni che hanno il diritto di vivere in un mondo più pulito e più giusto.