Commedia psicologica dal sapore moderno.
Di Marco Valerio Izzo.

Nella serata del 18 ottobre, presso il Teatro Aurora di Velletri, la compagnia Alias ha portato in scena “Lui, Lei e Loro”, un testo intenso e di difficile classificazione, scritto e diretto da Fabrizio Romagnoli e interpretato da Francesca Sangiorgi e Paolo Pesce Nanna. Una vera e propria commedia psicologica dal sapore moderno che ha saputo catturare il pubblico con la sua essenzialità scenica e la profondità dei temi affrontati.

Lo spettacolo, retto interamente da due soli interpreti, si sviluppa attraverso un dialogo serrato e incalzante, dove i ritmi si alternano sapientemente tra momenti di ironia tagliente e pause più lente e introspettive. Proprio in questo alternarsi di velocità e silenzi si insinua il senso più profondo della rappresentazione: la follia quotidiana che abita ogni individuo, l’anelito all’evasione dagli schemi mentali che la nostra società impone, e la ricerca costante di equilibrio tra l’amore e la libertà personale.
La messinscena, volutamente essenziale, concentra tutta l’attenzione sui due protagonisti, che riescono a costruire, con una mimica precisa e un uso calibrato della voce, un mondo interiore complesso, dove i confini tra realtà e immaginazione si fanno via via più labili. “Lui” e “Lei” diventano così simboli universali, proiezioni dei nostri desideri, paure e contraddizioni. E “Loro” – come suggerisce il titolo – rappresentano forse le tante personalità che convivono in ognuno di noi, o ancora il giudizio della collettività che osserva e condiziona.

Il testo gioca abilmente sull’ambiguità: nulla è dato per certo, nulla è spiegato fino in fondo. Gli scambi verbali, a tratti tesi e spigolosi, a tratti teneri e malinconici, lasciano emergere un dialogo sull’amore di coppia che diventa riflessione sulla condizione umana.
Nel finale, volutamente aperto, lo spettatore resta sospeso nel dubbio, chiamato a interrogarsi sul vero messaggio dell’opera. È proprio in questa ambiguità che risiede la forza del lavoro: non offre risposte preconfezionate, ma stimola la partecipazione attiva del pubblico, invitandolo a trovare un proprio significato, personale e intimo.
“Lui, Lei e Loro” è dunque un’esperienza teatrale di grande sensibilità, che riesce – con mezzi semplici ma con grande intensità – a toccare temi universali come la follia, l’amore, l’identità e la necessità di evadere da sé stessi. Uno spettacolo che non si dimentica facilmente, perché lascia dietro di sé una scia di domande e suggestioni, come i migliori testi teatrali sanno fare.









