Iniziamo questo nuovo anno rimettendo la scelta nelle vostre dirette mani, o meglio, orecchie!
Prima rubrica del 2023 che segna la volontà da parte chi vi scrive di rendervi ancor più partecipi nelle scelte da consigliare e promuovere. All’indirizzo mail che vedete sopra, sotto la fotina da divo anni 50, potrete scrivere quello che pensate degli artisti e dei brani che citiamo di volta in volta, oppure suggerirne di nuovi. Questo mese vi chiediamo di dire la vostra sul nuovo brano di Amanda Vitale, dal titolo “Tutto Diverso”. Uscito i primi giorni di gennaio, la canzone, dichiara la cantautrice catanese, racconta “della forza di volontà di un cambiamento che parte da noi stessi”. Ventisette anni, Amanda Vitale canta e scrive canzoni con la sua chitarra. Al suo attivo diverse esperienze musicali prima nei piccoli concorsi poi come corista in mini tour. Ha partecipato come corista nella trasmissione di Carlo Conti Natale e Quale Show su Rai 1 per Fiordaliso che interpretava un brano di Aretha Franklin. Con la cover di Mia Martini: “La nevicata del 56” ha vinto il premio Mimi Sarà a Milano. Nel 2022 canta per Catena Fiorello durante la presentazione del suo libro.
Altro giro altra cover, ma, crediamo, molto originale. Il trio Ascari, Castelli, Luca Urbani
reinterpretano “Senza un perché” brano portato al successo da Nada. “Nella sua apparente semplicità – dichiarano i tre – questo pezzo racchiude temi universali quali la tristezza, la solitudine, l’interrogarsi sul senso dell’esistenza e l’arrendersi al non trovare risposte”. “Senza saperlo – raccontano i collaboratori – i tre artisti avevano già in mente, ciascuno per proprio conto, di fare una cover di questo brano, e quando parlandosi l’argomento è venuto fuorila miccia ha preso subito fuoco e in poche settimane è scattata la collaborazione”.
Ascari al secolo Franz Martin Ascari è un compositore, cantante, pianista, performer e artista poliedrico. Nasce a Reggio Emilia nel 1989 e cresce fra l’Emilia Romagna e le Dolomiti. Sin da piccolo si forma studiando canto, canto corale, solfeggio, chitarra, batteria, basso, pianoforte, fino a diplomarsi in Composizione per la Musica da Film al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. Il linguaggio compositivo di Ascari fonde assieme musica pop, musica elettronica, musica antica, neo-minimalismo e musica da film. La sua ricerca tende sempre un filo tra passato e futuro, privilegiando organici quali il quartetto d’archi, il piano solo, la voce, il violoncello solo, la tromba, uniti all’uso di sintetizzatori analogici.Castelli è il progetto solista di Stefano Castelli, già cantante della band post punk milanese Clone Culture e con un passato più o meno recente in varie band in cui ha esplorato principalmente generi synth pop e punk (Nerd follia, the Phonograph, Nails and castles). Castelli suona synth pop e new wave d’ispirazione anni ’80 con richiami al più classico cantautorato. Castelli scrive e suona tutto da solo, aiutato nella produzione da Luca Urbani (Soerba, Garbo, Fluon) che è da considerarsi parte stabile del progetto anche per la parte live e dal chitarrista Claudio Chiodi.Nato a Monza nel 1974,Luca Urbani forma, nel 1994, i Soerba, con quali pubblica nel ’98 l’album d’esordio “Playback” prodotto da Morgan. Il disco contiene il singolo di successo “I am happy”, la canzone che lancia improvvisamente il duo nell’etere italiano, partecipando al Festivalbar e nel 1999 al 49o Festival di Sanremo con “Noi non ci capiamo”. Seguirà̀ il secondo album dei Soerba, “La vittoria dei cattivi”, pubblicato da Mescal/Sony nella primavera del 2001. Dopo l’uscita di 1996 beside 2002, che raccoglie la maggior parte del materiale inserito nei singoli dei Soerba, il duo si scioglie all’inizio del 2003. ElectroDomestico, il primo lavoro solistico di Luca, verrà pubblicato da Discipline/Venus i primi di febbraio del 2007 e in seguito “Catodico Praticante” nel 2011. Nel 2014 entra nei Fluon, con Andy dei Bluvertigo, e l’anno dopo incide insieme a Garbo l’album “Fine”.
Ultima proposta, ma è un gradito ritorno, quindi scivoliamo sul velluto, Mazzariello con il debutep “Ufficio Oggetti Smarriti”. Intimo, evocativo, ruvido ma delicatissimo il disco è un viaggio tra le malinconie del cantautore. La focus track “Ogni giorno” apre l’ep, che racconta il cantautore: “Sono i giorni immediatamente dopo un evento che ci rende come un quadro leggermente storto su una parete perfettamente simmetrica. “ogni giorno” è anche la speranza che ogni istante sia l’attimo giusto per ritornare a vivere. Tutto ciò si pone in contrasto con l’attesa. Il confine è sottile tra aspettare attivamente e ricominciare dalle piccole cose ed aspettare passivamente che qualcosa cambi senza il nostro intervento. In conclusione, il giorno in cui cambia tutto non è mai uno ed uno soltanto: è una catena di eventi, di storie e momenti che partono da una fonte e sfociano in ciò che saremo. Perciò ogni giorno è la sensazione che può darci il sentirci bloccati in una sorta di loop e la volontà di ripartire”.Un disco che accompagna le riflessioni e i pensieri di Mazzariello, di cui condivide ogni sfumatura con l’ascoltatore, come se si conoscessero da una vita. È questo l’ufficio oggetti smarriti dell’artista: cercare quello che non si ha più, non per forza per riaverlo, ma anche solo per raccontarlo e rispolverare i ricordi.
Ed ora cari lettori, ascoltate e fate la vostra scelta…
ditrentoantonio@gmail.com