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“Tra riscoperte e ricercatezze” con Ludovico Troncanetti al piano

17/05/2023
Ludovico Tronchetti

Torna a vibrare un luogo magico nel cuore di Velletri, fiore all’occhiello dell’offerta culturale non solo nazionale ma anche internazionale. Una delle location più suggestive del Centro storico, con uno spazio d’attrazione multiculturale. E’ l’ex Convento del Carmine, oggi nella sua nuova veste di Casa delle Culture e della Musica con annesso l’Auditorium “Romina Trenta”.

A risplendere in particolare la lunga Rassegna Musicale, XI° edizione, dedicata a Franz Liszt, promossa dall’associazione “Colle Ionci” gestita da Valeriano Bottini in tandem con la FONDARC, Città di Velletri e la direzione artistica di Giancarlo Tammaro.

Domenica 14 maggio all’auditorium era in programma un importante concerto, non solo dedicato a tutte le mamme vicine e lontane in questo mondo e nell’altro, ma anche e soprattutto per la partecipazione di uno dei più grandi pianisti contemporanei: Leslie Howard che è l’unico al mondo ad aver registrato l’intero “corpus” pianistico di Franz Liszt. Doveva esibirsi con un suo ex allievo Ludovico Troncanetti in un “Prestigioso Duo“ di pianoforte a quattro mani. Ma un’indisposizione lo ha trattenuto a Londra e il validissimo allievo si è cimentato in un “assolo” dal titolo “Tra riscoperte e ricercatezze” dove un quadro di universi si connettono in un magico rito sonoro in cui le note vibrano fortissime sprigionando un’armonia come un soffio di vita forse mai provato.

Un elegante volo tra le epoche, a cominciare da i “Trois Morceaux Suisses” composta da Franz Liszt nel 1835 e rivista nel 1876, per finire con la “Sonata n.4 in La minore op. 100” di Anton Rubinstein, noto compositore e direttore d’orchestra russo.

Partiture affatto facili in cui il bravissimo Ludovico Troncanetti artista talentuoso con una carriera prestigiosa, si è mosso con disinvoltura, utilizzando le sue ottime qualità espressive in una gamma di suoni ricca di risonanze e una poetica interpretativa di imponente musicalità, tanto suggestiva da non dover rimpiangere affatto l’assenza del suo Maestro, come hanno dimostrato i calorosi applausi del pubbico.