Schlein manifesta soddisfazione, mentre La Russa sottolinea la necessità di una riforma elettorale
Si è concluso anche il secondo turno delle elezioni comunali partite in concomitanza con le europee dell’8 e del 9 giugno.
Nei ballottaggi del secondo turno delle elezioni comunali ci sono state grosse sorprese. Il centrosinistra ha vinto in tutti e sei i capoluoghi di regione al voto, inclusa Cagliari, dove il nuovo sindaco Massimo Zedda era stato eletto al primo turno. La coalizione di destra ha mantenuto un buon numero di città. Tra il primo e il secondo turno si è votato in 29 capoluoghi: il centrosinistra ne amministrava 13 e ora ne governa 17; il centrodestra aveva 12 sindaci uscenti e ora ne ha 10; il Movimento 5 Stelle, il partito con i risultati peggiori, è passato da due sindaci a nessuno.
Il centrosinistra ha raggiunto il suo obiettivo preelettorale, mantenendo città importanti come Firenze e Bari e strappando Perugia, Potenza e Campobasso alla destra e al Movimento 5 Stelle. Sfruttando le crepe interne al centrosinistra, la destra ha ottenuto invece Lecce, Rovigo e Vercelli.
A Perugia, Vittoria Ferdinandi (centrosinistra) ha vinto con il 52,12% contro Margherita Scoccia (centrodestra) con il 47,88%. Questa vittoria segna una ripresa per il Partito Democratico umbro dopo un decennio di sconfitte. A Firenze, Sara Funaro (centrosinistra) ha vinto con il 60,56% contro Eike Schmidt (destra) con il 39,44%. A Bari, Vito Leccese (centrosinistra) ha ottenuto il 70,27% dei voti contro Fabio Romito (destra) con il 29,73%.
Nel complesso, il centrosinistra ha guadagnato Potenza, Perugia e Vibo Valentia, mentre il centrodestra ha ottenuto Verbania, Rovigo e Lecce, dove la sindaca Adriana Poli Bortone viene nominata per la terza volta dopo i mandati del 1998 e del 2007.
Campobasso e Caltanissetta, precedentemente governate dal Movimento 5 Stelle, sono passate rispettivamente al centrosinistra e al centrodestra, mentre Avellino continua a essere amministrata da una lista civica attualmente guidata da Laura Nargi.
“Una vittoria che ci dà speranza e slancio per il lavoro che ci aspetta nelle prossime settimane e nei prossimi mesi e che dimostra che le destre si possono battere se insieme si lavora bene e uniti” ha commentato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein che ha poi elogiato il lavoro dei candidati che hanno saputo realizzare delle coalizioni vincenti e con programmi concreti.
“Al di là dei risultati del secondo turno, di chi ha vinto e di chi ha perso, emerge un dato che deve far riflettere: il doppio turno non è salvifico e anzi incrementa l’astensione. Dal 62,83% del primo turno, si è scesi molto sotto il 50% e cioè al 47,71%” ha fatto notare il presidente del Senato La Russa, sottolineando il bisogno di una riforma della legge elettorale per le amministrative.