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Clara Mennella-
22/07/2024

Chi sono i “GreenAethics” movimento che spopola a livello globale?

Stiamo parlando di un fenomeno che unisce i giovani delle generazioni GenZ e Millennial nella passione per le tecnologie sostenibili che non rinunciano alla bellezza del design raffinato. I settori più coinvolti sono Auto, Moda e Food. Entrando più nel dettaglio, si tratta di giovani molto sensibili alle tematiche ambientali e appassionati di tecnologia e innovazione ma che, allo stesso tempo, non possono fare a meno dell’universo delle tendenze fashion. 

Dai veicoli glam a impatto zero e sempre più avveniristici a ricette dallo stile inimitabile e basate su prodotti naturali fino a capi d’alta moda tecnologici e green.  Secondo recenti stime 4 persone su 5 sono disposte a spendere anche il 10% in più per acquistare prodotti premium realizzati eticamente secondo logiche sostenibili. Un trend che spopola anche su Instagram con l’hashtag #greentech che vanta 255mila contenuti pubblicati.

Tecnologia e sostenibilità, sostenibilità e tecnologia: due binari che, al giorno d’oggi, non possono più correre solo parallelamente, ma s’intrecciano sempre più spesso insieme ad altri valori imprescindibili, ovvero lo stile e il design. Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communicationper conto di Omoda-Jaecoo, gruppo automobilistico di proprietà dello storico costruttore cinese Chery, che punta ad espandersi in Occidente con una nuova gamma di auto all’avanguardia.

Il movimento GreenAethic abbraccia tutti i principali settori, con un mercato globale delle green technologies che sfiora i 20 miliardi di euro di fatturato e che, entro il 2032 avrà un incremento di ben 70 miliardi (+350%) con una crescita media annuale del 21%.

Questi i settori più coinvolti:

  • In primo luogo il settore AUTOMOTIVE, il cui obiettivo, stando a quanto indicato da Just Auto, consiste nel raggiungimento del traguardo delle zero emissioni di carbonio entro il 2050. Al fine di ottenere questo importante risultato, le principali organizzazioni dell’asset scendono quotidianamente in campo con iniziative mirate o veicoli sempre più all’avanguardia, proprio come Omoda 5 e Jaecoo 7 di Chery Group.
  • A seguire la MODA che nei prossimi anni farà dell’economia circolare il proprio passepartout. In particolar modo, la circular economy passa, e passerà, sia dalla vendita di capi di seconda mano, il cui mercato supererà i 300 miliardi di euro entro i prossimi tre anni, sia dall’utilizzo, sempre più massivo, di materiali plant-based, riciclati ed eco-compatibili. Importante e pioneristico il lavoro svolto dalla piattaforma Fibre2Fashion. La più interessante case history 100% italiana è quella di Fashion Robot: un team composto da sarte e costumisti appartenenti al mondo del cinema e dello spettacolo che ha realizzato una collezione unica nel suo genere, presentata di recente a Milano, trasformando proprio capi già esistenti in abiti di alta moda futuristici e amici dell’ambiente.
  • Un altro mondo fortemente toccato dalla GreenAethic’s diffusion è quello delle CELEBRITY che scendono in campo con iniziative e progetti mirati. Su tutti le star Usa Leo di Caprio e Brad Pitt ma anche celebrità del Bel Paese come Ema Stokholma, la quale risulta molto legata proprio alle tematiche ambientali.
  • Per ultimo, ma non meno importante, ecco il FOOD che rientra in questo contesto grazie ad ingredienti e prodotti sempre più naturali e salutari, packaging innovativi, presentazioni pulite e creative e persino ricette futuristiche capaci di rivisitare grandi classici o cibi apparentemente semplici. Uno spunto rilevante sul tema giunge da un professionista dal settore, ovvero lo chef Ruben Bondì, protagonista del programma “Cucina in balcone con Ruben”.