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Giorgia Gentili-
01/03/2023

Elly Schlein, prima donna Segretaria del PD

Governo e opposizione guidati da due donne (molto) diverse


Foto: https://www.facebook.com/ellyschlein1

I risultati delle primarie del PD tenutesi il 26 febbraio scorso hanno dato risultati importanti per la scena politica italiana. Dopo il testa a testa con Stefano Bonaccini (46,25%), Elly Schlein ha raggiunto il 53,75% dei voti e le congratulazioni sono giunte anche dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La Premier ha aggiunto di credere che una giovane donna – la prima Segretaria del PD – possa aiutare la sinistra a guardare avanti e che si aspetta un’opposizione durissima.

Proprio con Meloni, qualcuno ha iniziato il gioco delle opposizioni o dei contrari, denominando Schlein come “l’anti Meloni” o “l’avversaria perfetta”. Al di là dell’essere madre, cristiana e italiana o bisessuale, laica e cittadina del mondo, le due donne hanno effettivamente visioni diverse. Meloni è nazionalista, vuole abolire il reddito di cittadinanza, è una convinta proibizionista delle droghe leggere; Schlein vuole combattere il precariato, non teme gli effetti della transizione verde, è europeista e vuole cambiare il trattato di Dublino sull’immigrazione.

Diventando Segretaria del PD, Elly Shlein farebbe sorgere in Italia un nuovo bipolarismo e, seppure il partito stia vivendo una forte crisi, tanto da non riuscire a imporsi come avrebbe voluto nelle ultime elezioni politiche e regionali, il risultato di queste primarie comporterà probabilmente una riorganizzazione delle alleanze politiche e una presa di posizione più netta da parte di chi finora era rimasto nella terra di mezzo.

Elly Schlein avrà senza ombra dubbio un ruolo cruciale dal momento in cui entrerà in carica il 12 marzo 2023. Nata a Lugano nel 1985, con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera, Elena Ethel Schlein è una figlia d’arte e la sua strada sembrerebbe essere stata segnata già dalla nascita: suo padre è un politologo e accademico statunitense, sua madre professoressa di diritto pubblico comparato e suo nonno, Agostino Viviani, è stato un noto avvocato antifascista e senatore del PSI. Dopo la maturità, Elly Schlein si trasferisce a Bologna dove nel 2011 di laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti, discutendo una tesi di diritto costituzionale.

Il suo avvicinamento effettivo alla politica risale al 2008, quando partecipa come volontaria per la campagna elettorale di Barack Obama, a Chicago. Nel 2013, assieme ad altri occupa diverse sedi del PD per manifestare il malcontento giovanile riguardo la formazionedel governo Letta con una maggioranza di larghe intese. Nel 2014 si candida e viene eletta al Parlamento Europeo con il PD. Resta in carica fino al 2019, quando decide di non ricandidarsi. Nel 2020 viene nominata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e lo scorso settembre 2022 viene eletta alla Camera dei Deputati.

Dopo le dimissioni di Enrico Letta, poco tempo dopo le ultime elezioni politiche, Schlein ha annunciato di volersi candidare per ricoprire il ruolo di Segretaria del PD, rientrando nello stesso partito che aveva abbandonato sette anni prima.

Poco prima della mezzanotte del 26 febbraio, dopo aver appreso i risultati, Schlein ha dichiarato: “Vi sono immensamente grata, insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta, non ci hanno visto arrivare. Il popolo dem è vivo, ed è pronto a rialzarsi. Un mandato chiaro al cambiamento”.