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Lidano Orlandi-
29/04/2025

Stop alle chiamate moleste: come proteggersi dai call center

Le chiamate indesiderate da parte dei call center sono una fastidiosa routine per molti utenti. Ecco come evitarle

Ogni giorno milioni di utenti ricevono telefonate da call center e operatori di telemarketing, spesso senza aver dato alcun consenso. Le offerte commerciali telefoniche sono diventate talmente pervasive che molte persone si ritrovano a rispondere a chiamate indesiderate, solo per scoprire che sono stati attivati contratti o offerte senza volerlo. Questa prassi ha spinto il Garante della Privacy a intervenire con normative più rigide, cercando di garantire la privacy e la protezione dei consumatori.

Esistono diverse modalità per limitare le telefonate intrusive, tra cui l’uso di funzioni di sistema presenti sui moderni smartphone. Le applicazioni per il blocco delle chiamate sono un’altra opzione molto usata. Queste app identificano automaticamente le chiamate da numeri legati a call center e li bloccano prima che possano raggiungere l’utente.

Tuttavia, il Registro Pubblico delle Opposizioni è una delle soluzioni più popolari per contrastare questo fenomeno. Permette agli utenti di auto-escludersi dalle liste telefoniche utilizzate dai call center, riducendo così il numero di chiamate ricevute.

Il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) è un sistema che consente agli utenti di rifiutare le chiamate promozionali. L’iscrizione al servizio è gratuita e può essere effettuata in tre modi: autenticandosi tramite SPID, chiamando il numero dedicato 800 957 766, oppure inviando un modulo via e-mail. Tuttavia, questo servizio non è sempre efficace. Se l’utente ha dato il consenso per ricevere offerte da determinati siti, il RPO non blocca queste comunicazioni, poiché i dati sono già stati condivisi volontariamente.

Anche se il Registro offre una protezione, gli utenti continuano a lamentare che i call center riescono comunque a trovare modi per aggirarlo, continuando a chiamare anche chi si è iscritto al servizio.

Un altro problema del Registro riguarda la difficoltà di fermare i call center che operano all’estero. Molti di questi call center, che sono al di fuori della giurisdizione italiana, riescono a procurarsi i numeri degli utenti e a inserirli nelle loro liste, aggirando le leggi italiane. La “violazione” del Registro, quindi, è più comune di quanto si pensi.

Per contrastare le telefonate indesiderate, gli utenti possono scegliere tra due soluzioni principali. La prima consiste nel segnalare il problema al Garante della Privacy. Sebbene questo processo sia gratuito, le risposte potrebbero essere lente. L’altra via è presentare una querela penale contro il call center e l’operatore responsabile. Questa opzione risulta più formale e diretta, ma anche qui i tempi di risposta possono essere lunghi, rendendo il processo poco tempestivo.

Tra le soluzioni tecnologiche, le app per il blocco delle chiamate continuano a essere tra le più utilizzate. Un esempio è “Should I Answer”, che raccoglie e aggiorna un elenco di numeri associati a call center e truffatori, condiviso dagli utenti stessi. Questa app consente di identificare e bloccare facilmente le chiamate indesiderate, aumentando la protezione degli utenti.

Esiste anche una funzione integrata nelle impostazioni di Android e iOS, che permette di bloccare automaticamente le chiamate provenienti da numeri sconosciuti, riducendo così le probabilità di ricevere telefonate moleste.