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Generazione X e Millenials, i nuovi protagonisti del mercato beauty globale

foto by pixabay.com/it/photos

È sempre più comune imbattersi nelle persistenti scie di profumo lasciate nell’aria specialmente dai giovanissimi nei locali, per strada o sui mezzi pubblici. Ragazzini indossano fragranze sofisticate e firmate, svelando al loro passaggio una tendenza inequivocabile. A quanto pare la cosiddetta Generazione Z e i Millennials investono cifre significative nei profumi di alta gamma. Una scelta che riflette il crescente interesse delle nuove generazioni per il mondo del beauty, trasformando così il settore in uno dei più promettenti e dinamici, a livello globale negli ultimi semestri.

Il settore della bellezza verso i 1.800 miliardi di dollari entro il 2034

Stando a recenti studi di settore il mercato globale della bellezza, non smette di crescere negli ultimi anni, con un valore attuale stimato intorno ai1.100 miliardi di dollari, e una previsione che punta a raggiungere i 1.800 miliardi entro il 2034. Tutto ciò emerge da recenti report americani, e non solo.

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Per capire quanto i profumi, soprattutto quelli di nicchia e costosi siano diventati un must-have tra i giovani di tutto il mondo, basta dare uno sguardo a TikTok. Tra i video virali spopolano contenuti come “Come profumare di ricco”, “Profumi che sanno di lusso”, o addirittura “Il profumo della ricchezza”, quale chiaro segno di una tendenza ormai consolidata.

Il motto sembra essere: Se non puoi essere ricco, almeno profuma di ricco. Tra i preferiti spiccano fragranze iconiche come Baccarat Rouge 540 di Maison Francis Kurkdjian, Creed Aventus, Santal 33 di Le Labo e Tobacco Vanille di Tom Ford, Gucci Nobile, Oud Alezan Eau de parfum di Hermes, solo per citarne alcuni. Prezzi? Superano spesso i 200 euro per 50 ml, eppure non frenano l’entusiasmo della Generazione Z, che investe in fragranze di lusso per esprimere sé stessa e non passare inosservati.

Se in passato ci si affidava a un’unica fragranza per definire la propria identità olfattiva, oggi i giovanissimi preferiscono avere una collezione di profumi, alternandoli a seconda dell’umore o mixandoli grazie alla tecnica del layering.

E così, in un contesto economico incerto ecco emergere una nuova tendenza: non più il Lipstick Effect (teoria economica che indica come durante i periodi di crisi vadano ad aumentare le vendite dei prodotti di lusso, di minor prezzo), ma il Perfume Effect. L’indicatore del lusso accessibile si è spostato quindi dal rossetto ai profumi, trasformando fragranze esclusive nei nuovi in simboli di status e stile per le nuove generazioni.

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A spingere questa impressionante evoluzione, specialmente nel settore dei profumi, sono le nuove abitudini di consumo delle generazioni Millennial e GenX, che stanno ridefinendo il concetto di bellezza. Per queste fasce d’età a quanto pare la cura di sé non è più un lusso o un’esclusiva, ma una parte integrante del benessere quotidiano.

Se il settore della bellezza si conferma essere un pilastro del consumo globale, l’Italia di certo non fa eccezione. Stando alle ricerche di settore messe a punto nel 2024, i consumatori italiani hanno speso in media 471 dollari pro capite per prodotti beauty. Una cifra che posiziona l’Italia al di sopra della Spagna (451 dollari), ma al di sotto di Francia (507 dollari), Regno Unito (537 dollari) e Germania (552 dollari).