Negli ultimi anni il gioco d’azzardo nel nostro Paese ha fatto registrare un significativo incremento dei suoi numeri, divenendo ben presto sempre più diffuso e andando a coinvolgere diverse fasce d’età. Stando ai dati diffusi dell’Osservatorio nazionale, salta immediatamente all’attenzione come nel 2024 la spesa per il gioco d’azzardo abbia superato i 160 miliardi di euro. Malgrado per l’anno in corso si preveda un leggero calo che dovrebbe attestarsi a circa quota 150 miliardi, la problematica delle scommesse resta comunque di un certo rilievo.
A quanto pare ormai a giocare sono persone di ogni età, ceto sociale e genere, con un particolare incremento tra i giovani adulti. Ormai risultano essere davvero in tanti i ragazzi che inseguono il sogno di una vincita che possa cambiare loro la vita in maniera facile, e senza grande impegno.
Il divieto di accesso al gioco d’azzardo per i minorenni pur essendo in vigore, non sembra essere affatto un efficace deterrente; sono sempre di più gli adolescenti che tentano la fortuna nelle scommesse (soprattutto on line), esponendosi a rischi elevati di dipendenza , rischiando anche di trovarsi in gravi difficoltà economiche.

Chi gioca e dove l’azzardo è più diffuso
L’Osservatorio nazionale ha suddiviso gli scommettitori in tre categorie principali: la Generazione Z (14-29 anni), gli adulti e gli over 65. Stando quindi ai dati raccolti il profilo del giovane giocatore corrisponde frequentemente a un maschio di 18 anni influenzato dall’ambiente familiare o dagli amici, con una soddisfazione personale variabile. Gli adulti invece rientrano maggiormente nella fascia di uomini di circa 40 anni, con una tendenza a scommettere nonostante un livello di soddisfazione personale piuttosto basso. Gli over 65 infine sono rappresentati soprattutto da donne pensionate o vedove, con una soddisfazione di vita media o alta, ma che spesso vivono una pesante condizione di solitudine che le spingono così a cercare un nuovo conforto nel gioco.
A livello geografico la regione con il più alto volume di scommesse risulta essere la Lombardia, con circa 13 miliardi di euro spesi tra slot online, lotterie e gioco fisico. A seguire troviamo la regione Campania, il Lazio e l’Emilia-Romagna, con un volume di gioco compreso tra i 7 e i 10 miliardi di euro. I dati raccolti stanno ad indicare come tale fenomeno non risulti essere circoscritto a un’area specifica, ma vada a coinvolgere tutto il Paese, toccando indistintamente città grandi e piccole, contesti urbani o centri rurali.

È il momento del gioco online: quali sono i rischi
Come già accaduto in diversi contesti, anche nel gioco d’azzardo il digitale ha ormai superato di gran lunga il mondo fisico. I casinò online e le piattaforme di scommesse via web stanno attirando un numero sempre più in crescendo di giocatori, grazie alla facilità di accesso e alla possibilità di giocare in qualsiasi momento e luogo. Il passaggio al digitale se da un lato permette una regolamentazione più presente ed efficace dei circuiti legali, dall’altro apre le porte a un fenomeno che desta grande preoccupazione: il gioco clandestino. Purtroppo sembra che sempre più utenti vadano ad utilizzare per le giocate, siti non autorizzati privi di ogni forma di controllo e di tutele, andando così ad aumentare il rischio di frodi e gravi dipendenze patologiche.
L’ascesa del gioco d’azzardo in Italia è un segnale alquanto allarmante che necessita al più presto di interventi mirati. La sensibilizzazione specialmente tra i giovani, il controllo più rigoroso e l’educazione verso i rischi del gioco d’azzardo sono strumenti fondamentali volti a contrastare questa ascesa preoccupante dei dati, andando a proteggere soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione.