La giornalista Morena Mancinelli si racconta su NONSOLOROSA
di Andrea Titti
“Dopo un anno molto difficile sul piano personale (mi sono separata, non per mia scelta, dopo vent’anni, con due bambine piccole, di 8 e 3 anni), oggi sono più forte“.
Esordisce così Morena Mancinelli, nota giornalista romana e scrittrice, storica addetta stampa in ambito regionale, oggi responsabile delle relazioni esterne in una grande azienda.
“Devo tutto alla mia famiglia e alle mie amiche e amici – continua – vorrei nominarli tutti ma non serve: loro sanno chi sono. Mi hanno tirata fuori dal buco nero in cui ero sprofondata. Per tanto tempo non mi sono sentita di parlarne, ma ora ho deciso di farlo per trasmettere un messaggio di speranza: siamo donne, possiamo fare tutto“.
Morena ci racconta che, nell’ultimo anno, a causa dello stress, i suoi capelli, prima lunghi fino alla fine della schiena, si sono completamente spezzati. “Ora superano di poco le spalle. È stata per me una sofferenza enorme, mi sono sempre, sin da bambina, identificata coi miei capelli“.
Poi è arrivata la vitiligine, “il trauma, mi ha detto la dermatologa“, ci racconta ancora. Quella vitiligine che oggi mostra orgogliosa nello shooting fotografico che precede il suo prossimo debutto al Teatro Porta Portese. Il teatro, sua altra passione. Il 31 gennaio e il 1° febbraio affiancherà, infatti, Maria Sofia Palmieri, attrice di lungo corso, in una pièce teatrale, ‘La notte Bianca’, tratta proprio dall’omonimo libro, edito da Ag Book Publishing, della Palmieri che firma anche la regia del riadattamento teatrale di Silvia Bordi.
“I capelli, la vitiligine, vedere sul mio corpo i segni della sofferenza mi ha inferto ulteriore dolore. Poi, però, mi sono vista in quello shooting fotografico, realizzato da Marta Traversini, una fotografa e donna meravigliosa che mi ha dato tanti consigli, e sono stata fiera di me“.
È una storia soprattutto di donne, questa. In cui le donne hanno il ruolo principale.
“Maria Sofia Palmieri, che è un’attrice, scrittrice, regista, ma soprattutto una donna fantastica, e una cara amica, mi ha chiesto di partecipare al suo progetto teatrale che tocca temi importanti come la difficoltà di crescere, da bambine a giovani donne. Maria Sofia riesce a rendere semplice un tema davvero complesso, coniugando profondità e comicità. Ritengo un privilegio per me, che non sono un’attrice professionista, poter imparare da lei“.
Altre donne fanno parte di questo progetto, oltre alle già citate Silvia Bordi e Marta Traversini, anche Gaia Lucrezia Russo, in scena con Maria Sofia Palmieri e Morena Mancinelli. E ancora, l’aiuto regia Gaia Rosato, la stylist Petronilla Corsaro e la coreografa Sabina Domenica di cui Morena ci dice: “Una donna capace di aprirti gli occhi con poche parole”.
E Morena ci spiega come, dopo la gioia della pubblicazione dei suoi due libri, ‘Le sorelle Ti’ e ‘La luna che da sempre ci seguiva’, editi da Ag Book Publishing, la proposta di Maria Sofia di portarla con sé a teatro, le abbia mostrato un altro spiraglio di luce.
“Insieme alle mie figlie, Ambrosia e Celeste, le mie passioni e la passione delle donne che ho vicino, mi danno la forza di andare avanti. Con alcuni momenti di scoraggiamento, ma con la certezza che ‘lei alla fine ce la fa’. Sempre“.